Entrate altrove

Entrate altrove. È questa la traduzione letterale di quell’entrez ailleurs a cui, in Francia, il Sindacato delle librerie indipendenti affida la nuova campagna di comunicazione.
Entrare altrove, proprio a testimoniare gli infiniti mondi cui da libero accesso la lettura, il libro. La campagna ha l’obiettivo di creare una piccola rete cui possano aderire le librerie indipendenti per presentarsi unite a uno dei momenti più importanti dell’anno dal punto di vista delle vendite: il Natale. Accanto alla campagna affidata allo slogan, ai gadget e agli elementi distintivi che permetteranno di riconoscere le librerie aderenti, il Sindacato sta per mettere on-line un sito che permetta la geolocalizzazione degli esercizi che partecipano all’iniziativa.
Non è la prima volta che in Francia si assiste a una campagna specifica per sostenere le librerie di qualità che sono percepite oltralpe come “una priorità nella politica di sostegno alla lettura”, ma per la prima volta l’obiettivo è quello di creare una rete, unica soluzione per fare sentire meno soli i librai e per cercare di offrire agli utenti un servizio dal valore aggiunto amplificato. Tutte queste iniziative hanno consentito ai librai francesi di contenere le perdite legate al calo del mercato e sono, a mio avviso, il simbolo di una forte e radicata volontà di sostegno della lettura.
E nel nostro Paese? Beh in Italia abbiamo il Cepell, il Centro per il Libro e la Lettura che ha proprio come obiettivo quello di divulgare e promuovere il libro, la cultura e gli autori nazionali. Ottimo! E cosa fa? Nel 2014 ha nominato il nuovo presidente, Romano Motroni, un curriculum all’altezza delle aspettative del ministro Franceschini che ne ha parlato così: «Un uomo come Montroni che ama i libri e ha insegnato a centinaia di persone ad amarli sarà preziosissimo per questo lavoro». Del resto anche il diretto interessato si è dimostrto entusiasta dell’incarico: «Sono molto emozionato, perché la lettura è una questione vitale per la vita culturale del nostro Paese. Impiegherò tutte le mie energie e cercherò di coinvolgere addetti ai lavori e istituzioni per affrontare un problema – la scarsa propensione degli italiani alla lettura – che deve assolutamente essere risolto! Farò del mio meglio per mettere a punto una serie di iniziative che possano far scoprire la gioia di leggere a chi ancora non la conosce».
Da queste premesse è lecito aspettarsi grandi cose ed è auspicabile che ciò avvenga in tempi rapidi. Noi saremo contenti di condividere e di lavorare in modo sinergico per diffondere la lettura in ogni dove e, nel frattempo, andremo avanti con le nostre iniziative, le nostre scelte e la condivisione degli eventi di promozione della lettura.
Ci rimboccheremo le maniche, anzi le teniamo rimboccate visto che sono così da tempo, cercando di far partire dal basso quello che dall’alto spesso si blocca per i complicati meccanismi burocratici, e di prendere a modello esperienze che arrivano da oltre confine o da realtà più attive di noi.

Pre approfondimenti
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Giornale della libreria: «Entrate altrove», la nuova campagna di comunicazione delle librerie indipendenti francesi

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