Oggi vi consiglio due libri tra i tanti sullo stesso argomento. Due libri che mi hanno colpito per diversi motivi.
Sicuramente c’è una particolare bravura degli autori nella narrazione, ma soprattutto sono due libri che mi hanno fatto riflettere sulla attualità di un grande fenomeno: l’immigrazione.
Il libro di Fabio Geda “Nel mare ci sono i coccodrilli” narra la storia vera di un ragazzo e del suo viaggio dall’Afghanistan all’Italia.
Un viaggio che Enaiatollah ha compiuto agli inizi degli anni ’90.
I racconti di Giorgio Fontana invece risalgono al 2008 e il suo “Babele 56” è stato rieditato quest’anno da Terre di Mezzo.
Abbiamo quindi un fenomeno che si snoda nell’arco di decenni ormai, non è quindi un poroblema nuovo.
Ma se vogliamo andare ancora più indietro negli anni, la storia italiana è caratterizzata da fenomeni di emigrazione e immigrazione.
La nostra base sociale, culturale e anche economica è stata da sempre influenzata dalla contaminazione di culture.
Cittadini stranieri che sono arrivati in Italia e cittadini italiani emigrati e tornati con un nuovo bagaglio di esperienze.
Due libri, quindi, per riflettere su un tema più che mai attuale.
Racconti di persone che ce l’hanno fatta, che hanno lottato per cercare un posto migliore e per la libertà, ma anche storie di grandi gesti di umanità.
Spesso su temi così importanti non si ha la chiarezza necessaria per crearsi un’opinione.
La realtà viene spesso distorta o raccontata come fa più comodo.
Basti pensare che noi italiani crediamo che il 30 percento della popolazione sia composta da immigrati (in realtà è il 7), che il 20 siano musulmani (sono appena il 4), che il 48 percento siano over 65 (sono in realtà il 21) e che i disoccupati siano il 49 percento (sono il 12). (Fonte L’Espresso)
Il mio vuole essere un invito alla lettura di questi libri in particolare, ma anche un invito alla lettura in generale, perchè credo che solo attraverso questa possiamo comprendere i vari fenomeni, non lasciarci condizionare da pregiudizi o luoghi comuni, sviluppare spirito critico e autonomia di pensiero.
Non leggete per contraddire e confutare, né per credere e accettar per concesso, non per trovar argomenti di ciarle e di conversazione, ma per pesare e valutare.
Francis Bacon, Saggi, 1597/1625