“Una fiaba sulla follia del mondo capitalistico”
New York, 1929. Una bambina si aggira fra gli scaffali di un grande e famoso emporio, pieno di ogni sorta di merci; non ha nome né età, il suo viso è allo stesso tempo bellissimo e terrificante. Si infila una baguette sotto il cappotto, ma viene fermata da un guardiano. Nel giro di pochi istanti si trova al cospetto del signor Rosenberg, il proprietario del lussuoso emporio. Da qui tutto ha inizio. La vita di Rosenberg, scandita dalle speculazioni in Borsa e dalle visite al suo esclusivo club, sarà sconvolta. Tutto per colpa della bambina e di un suo misterioso compare, un venditore di lamette e di stilografiche che difende i poveri come lui e dichiara guerra a Rosenberg e ai suoi empori. Ma Rosenberg non è tipo da farsi mettere nel sacco da un poveraccio e da una ragazzina senza nome, mostruosa e incantevole allo stesso tempo.
Mentre la grande crisi sconvolge New York e l’America, fra i due uomini inizia una guerra senza quartiere. Una sola cosa è sicura: alla fine ci sarà un solo vincitore e niente sarà più come prima. Basta sprecare il tempo prendendosela con i dipendenti negligenti e con i poveri, solo perché esistono. È il momento di agire, prima che la crisi trascini via tutto e sia troppo tardi. Un grande romanzo per ragazzi dagli echi dickensiani. Un intreccio solido, serrato e avvincente, ambientato nell’America degli anni Venti. Una storia che fa riflettere e offre una nuova chiave interpretativa della crisi e del nostro tempo.
Questo si legge nella presentazione del romanzo di Fabrizio Silei, mentre nelle circa 180 pagine del testo si nascondono e si mostrano personaggi, eventi storici, punti deboli di una società giudata da principi rivelatisi fallimentari, non solo negli anni venti. È un bel percorso quello che ci fa fare Silei disseminando stimoli e suggerimenti per successivi approfondimenti che dalla narrativa portano alla quotidianità.