Gruppo di lettura ragazzi: alcune considerazioni di Giulia

L’idea del gruppo di lettura in quanto tale mi ha sempre fatto venire in mente immagini meravigliose e seducenti: un misto tra una strana setta massonica dell’ottocento, dove pochi adepti eletti discutono di questioni misteriose e affascinanti, e un gruppo di lords e ladies inglesi seduti attorno ad uno sfarzoso salottino dell’epoca vittoriana intenti a bere del té. Insomma l’idea di partecipare ad un gruppo di lettura richiamava pensieri d’altri tempi, come se parteciparvi mi avesse di colpo mandato nel passato.
Forse non ci sono i massoni intenti a rovesciare i governi dell’Europa della Restaurazione e non ci sono nemmeno i massimi esponenti dell’aristocrazia inglese, eppure il gruppo di lettura rimane comunque affascinante. L’idea che quello stesso libro che ti ha fatto ridere, piangere o indignare abbia avuto gli stessi effetti anche su di un’altra persona è semplicemente la constatazione che abbiamo tutti una stessa origine, valori e vizi comuni.
Ma se si riducesse il tutto semplicemente a ciò che le persone provano nello stesso modo allora il gruppo di lettura perderebbe uno dei suoi massimi scopi: insegnare la coscienza critica.
Perchè in un mondo perfetto probabilmente tutti quanti proveremmo le stesse sensazioni davanti alle stesse cose, ma questo non è un mondo perfetto, grazie al cielo, ed è quindi compito nostro cercare di comprendere perchè gli altri sono diversi da noi. D’altronde non è forse il grande problema della realtà moderna? Davanti alle diversità ci chiudiamo a riccio, fingendo di non vederle o addirittura aborrendole, escludendo chi non è come noi.
Comprendendo perchè a qualcun altro non è piaciuto un libro che a noi è piaciuto capiamo i gusti, le idee di un’altra persona, sviluppando un’innata empatia che non sapevamo di possedere.
Il gruppo di lettura dimostra per l’ennesima volta che senza libri non si può vivere, o meglio si può, ma non si vive bene.
Incontrare una volta al mese altri ragazzi e altre ragazze che leggono come me mi permette non solo di fare amicizia con persone che hanno la mia stessa passione, ma mi permette anche di ampliare i miei orizzonti, di uscire da me stessa e dalle mie certezze per conoscere quelle di altri e mi permette di crescere.
Forse non rovesceremo i governi distopici e forse non otterremo mai la corona d’Inghilterra, ma non è forse ancora più magico e affascinante qullo che impariamo qui?

Giulia Rossi

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