Siamo nel maggio 1943, 3 reduci dalla Russia fanno ritorno a casa.
Si aspettano di ritrovare calore e conforto e vorrebbero, almeno per un po’, dimenticare gli orrori della guerra. Ma a casa l’accoglienza è molto fredda, i rapporti tesi.
Gli amici, i compaesani li accusano di non aver combattuto abbastanza valorosamente sul Fronte Orientale e imputano a loro la disfatta.
Per i tre il senso di fallimento e sgomento è un peso difficile da portare.
Poi accade qualcosa, che capovolge ancora tutto.
E dopo l’8 settembre? Cosa ne è stato di loro?
Un romanzo sulla guerra, ma soprattutto sui sentimenti e la solitudine di chi la guerra l’ha fatta. Di chi porta addosso il peso enorme dei ricordi.
Cosa resta del dolore di un soldato dopo il ritorno in patria?
I giorni dello sgomento
Fiorella Borin
Edizioni della Sera