Maria è una bambina bella e felice, vive con i suoi genitori a Rabat, il padre è diplomatico e la madre cresce la figlia tra i mercati marocchini e la grande casa.
Maria cresce in un ambiente familiare protetto, normale. O forse no, forse normale è quello che vorrebbe la madre.
Ma non è così.
Dietro l’amore di una famiglia unita si nasconde la violenza che Maria subisce dal padre e che la madre non riesce o non vuole vedere.
La madre, Silvia, voce narrante, si renderà conto delle gravi conseguenze quando, uscito il marito dalla loro vita, farà conoscere a Maria il suo nuovo fidanzato.
Questo è un romanzo forte e sorprendente.
Forte perchè parla di un tema difficile, parla di debolezze, fragilità e violenza.
Sorprendente perchè le emozioni, sia quelle positive che quelle negative sono descritte senza giri di parole, in modo delicato ma deciso.
L’autrice stupisce per la sua capicità di sondare e raccontare i pensieri più intimi e nascosti dei personaggi.
E i personaggi stessi cambiano ruolo, da vittime a carnefici. Da forti a deboli nello spazio di poche pagine.
La figlia femmina
Anna Giurickovic Dato
Fazi ed.