Il carnevale di Schignano si caratterizza per le antiche ed originali maschere dei bei (o mascarun) e dei brut, personaggi unici, che rivivono ogni anno nelle sfilate del sabato e del martedì grasso, secondo il rito romano.
Lo splendore di questo folklore si può assaporare soltanto partecipandovi in prima persona, poiché è un vero e proprio teatro dal vivo, una multicolore rappresentazione della vita che si rinnova negli anni.
L’atmosfera è un mix musicale di suoni: il concerto di centinaia di campane legate ai costumi dei vari personaggi, ora argentine – quelle dei mascarun – ora stonate – quelle dei brut, a cui si sovrappongono le note della bandella (Fughéta) che sottolinea i momenti del carnevale di Schignano; ciliegina sulla torta è il gustoso chiacchiericcio della ciocia.
La rappresentazione che ne nasce è sempre nuova e diversa ogni anno, figlia di un’antica tradizione che gli schignanesi hanno appreso ed ereditato dai loro padri. Chi giunge a Schignano non si aspetti un’asettica e ordinata sfilata di carnevale, perchè si troverà immerso in una coinvolgente e festosa baraonda di suoni, colori e magiche atmosfere.
Mattia Vacca è riuscito, conquistando la fiducia degli abitanti di Schignano, a partecipare al carnevale come fotografo.
I suoi scatti sono riuniti in questo libro A winter’s tale che sta ottenendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale.
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