«Nel frattempo», disse Abrenuncio «suonatele musica, riempite la casa di fiori, fate cantare gli uccelli, portatela a vedere i tramonti sul mare, datele tutto quanto può farla felice».
Si congedò con uno svolazzo del cappello per aria e la sentenza latina di rigore. Ma questa volta la tradusse in onore del marchese: «Non c’è medicina che guarisca quello che non guarisce la felicità».
Dell’amore e di altri demoni – Gabriel García Márquez
Era il 1973 quando comprai “Cent’anni di solitudine”, mi piaceva leggere, ma la lettura di quel libro mi ha lasciato un ricordo di scoperta, di finestra aperta sul mondo dell’America Latina, di allargamento d’orizzonte, sensazione provata solo altre poche volte.
Addio Gabriel!