Domenica 31 gennaio ho partecipato a Writers.
Eravamo sei librai, guidati dalla fantastica Chicca Gagliardo.
Sei librai indipendenti. E divertenti.
Davanti ad un pubblico attento abbiamo raccontato la nostra storia, il come e il perchè siamo diventati librai, com’è la vita di un libraio indipendente, quali sono gli aspetti difficili e quali quelli positivi.
Una bella chiacchierata, un incontro informale, a tratti divertente e simpatico. Uno scambio e un confronto di idee, problemi, preoccupazioni e soddisfazioni.
C’è tanta voglia di condivisione, c’è la consapevolezza di essere tutti sulla stessa barca, non in concorrenza, ma in un viaggio parallelo, dove ognuno ha le sue peculiarità, le sue esigenze, il suo target di lettori, ma tutte queste esperienze possono essere condivise per dare spunti, aiutare o semplicemente per un consiglio da parte di altri.
Per me è stato bello e importante salire su quel palco.
Di stimolo per migliorare, per fare nuove cose, ma anche di consapevolezza che la strada è difficile, ma è quella giusta.
La cosa più importante che si è detta è stata questa: la forza più importante per una libreria indipendente la fanno i lettori, che scelgono non solo titoli indipendenti, ma scelgono la libreria in toto e soprattutto scelgono il libraio, con tutte le sue forze e le sue debolezze.
La persona libraio è quella che fa la differenza e i lettori, quelli attenti, lo sanno.
Grazie per chi sceglie me.
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È vero, si sceglie la libraia perché non solo ti sa dare consigli, ma sa anche trasmettere il suo entusiasmo e la sua competenza. La libraia legge prima di te e conosce i tuoi gusti di lettore per poterti consigliare, per aprirti a nuovi autori che magari tu non avresti mai la possibilità di conoscere.
Coraggio, librai indipendenti! Non portiamo il cervello all’ammasso!
Abituiamoci a scegliere noi!
Adolfo