Rapito, rubato e condotto, sono questi i tre primi termini che mi vengono in mente pensando a Improvviso scherzo notturno, ultimo libro di Matteo Corradini.
Rapito perchè sarà per il formato, per lo stile di scrittura, per le magnifiche illustrazioni di Pia Valentinis, ma una volta iniziato non sono riuscito a smettere di leggere sino alla fine.
Rubato perché il ritmo della lettura si contrae o dilata a piacimento del lettore per concludersi sempre secondo i tempi dell’autore scanditi e intervallati dalle opere del compositore.
Condotto perchè in fondo è di questo che si tratta, di una traversata dell’Europa, da Varsavia a Parigi, a bordo di un tir, nell’abitacolo o nel container che trasporta, in autogrill o nelle aree di sosta di sperdute campagne.
Da assoluto ignorante in materia, l’espediente orchestrato, è il caso di dirlo, da Matteo Corradini, mi ha permesso di addentrarmi in un mondo cui non sono avvezzo, e di stupirmi per quelli che solo apparentemente appaiono come elementi in opposizione. Così alla fine non desta clamore che un camionista possa sviluppare una sensibilità non comune, così come il nastro d’asfalto diventa tastiera e spartito su cui scrivere la propria musica. Fryderyk Chopin mi ha conquistato e se dovessi trovarmi sulla tratta Varsavia Parigi non so se riuscirò a non mettere un disco con la sua musica.
Un’ultima nota la voglio dedicare all’edizione RueBallu che è davvero bella, al tatto come alla vista e persino all’olfatto.
Fabrizio Galli
Improvviso scherzo notturno.
Un viaggio nella musica di Fryderyk Chopin
Matteo Corradini, illustrazioni Pia Valentinis
rueBallu – Jaunesse Ottopiù