A proposito di E-book

Questa settimana abbiamo come ospite della Newsletter un coraggioso direttore editoriale: Grazia Dell’Oro, co-fondatrice di Emuse, una casa editrice digitale indipendente.
Grazia Dell’Oro è stata recentemente in Libreria per la presentazione della serata con Sara Munari autrice del primo libro cartaceo di Emuse.
Intraprendente e appassionata, nell’intervista ci parla di cosa vuol dire fare editoria oggi e soprattutto cosa vuol dire farlo utilizzando il digitale.
Grazia si sofferma su un aspetto fondamentale dell’ebook che mi sento di condividere in toto: l’ebook non è un libro di serie B.
Si era già parlato di questo aspetto in occasione della campagna “un libro è un libro” che puntava ad equiparare fiscalmente gli ebook ai testi cartacei attravarso l’applicazione dell’iva agevolata al 4%.
Il digitale non è una forma secondaria di editoria o un modo per diffondere vecchi classici che nessuno legge più; il digitale è una parte importante dell’editoria che ha pari dignità perchè è un modo alternativo di realizzare, diffondere e leggere i libri.
Il libro elettronico è uno strumento diverso che, a volte, rende più accessibile e fruibile il contenuto.
È uno strumento in più per avvicinare alla lettura. Poi ognuno farà le proprie scelte e considerazioni, circa la preferenza di carta o digitale.
L’importante è che l’editoria offra un livello alto di ebook, che non si lesini sulla qualità pensando che tanto è un ebook e quindi non si possa toccare con mano.
Carta o digitale, lavoriamo tutti per una profonda educazione alla lettura.

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